Cremona fra violini e giardini
Tour 2 Giorni
Cremona
Quotazione su Richiesta: sarà proposta la miglior soluzione disponibile al momento della prenotazione.
PROGRAMMA DI VIAGGIO
Cremona
1° giorno - Arrivo all’Hotel prenotato, situato in centro città. Sistemazione.
Ore 14:30 Inizio della visita guidata del centro storico: Piazza del Comune, chiusa su tre lati dalle armoniose masse architettoniche dei principali monumenti storici cittadini: il Torrazzo, simbolo per eccellenza della città, che domina dall’alto dei suoi 111 mt. e svolge le funzioni di torre campanaria; il Duomo, uno dei più insigni edifici religiosi dell’Italia settentrionale. Si tratta di un organismo composito, in quanto sull’originaria costruzione romanica sono andate via via aggiungendosi nel corso dei secoli rielaborazioni gotiche, rinascimentali, manieristiche e barocche, che complessivamente si sono ben armonizzate con le strutture preesistenti. Notevoli sono le opere scultoree che ornano la facciata. L’interno ha un aspetto monumentale, sia per le dimensioni che per il sontuoso apparato decorativo. Pregevoli sono gli affreschi, opere di pittori cremonesi. Completano la piazza il Battistero, la Loggia dei Militi e il Palazzo Comunale. L’itinerario prosegue con il Museo del Violino, unico al mondo, ospitato in Piazza Marconi nello storico Palazzo dell’Arte. Nel Museo sono confluite le collezioni del Museo Stradivariano ( dove si conservano gli strumenti di lavoro usati da Antonio Stradivari ) per arrivare allo ‘scrigno dei tesori’ dove sono esposti i più importanti strumenti dei grandi maestri classici cremonesi appartenente alla collezione del Comune di Cremona. Non di minore importanza la Collezione Permanente di Liuteria Contemporanea.
Cena tipica al Circolo della Società Filodrammatica Cremonese. Pernottamento.
Cremona
2° giorno - Prima colazione. Mattinata dedicata alla visita guidata di alcuni importanti Giardini, situati in Palazzi Storici della città, od anche giardini pubblici.
Palazzo Magio Grasselli è uno dei palazzi più belli di Cremona. Di proprietà del Comune dal 2006, data in cui la famiglia Grasselli lascia la sua residenza in eredità alla città. Scale esterne ed interne, saloni di rappresentanza e stanze che erano della servitù, doppie porte e grandi finestre sul cortile. L’edificio che risale al ‘400, ma negli anni ha subito numerose modifiche, è un vero e proprio labirinto su due piani, a cui si aggiungono l’ammezzato per il personale di servizio e il sottotetto. Qui – ed è un vero e proprio gioiello – una stanza con un’ampia vetrata sul Duomo e sul Torrazzo. Sotto, le ampie cantine che ospitano ancora l’impianto di riscaldamento originale. Al di là del cortile, invece, le stalle e la serra immersa nel bellissimo parco. In particolare sono visibili un esemplare di platano di circa 200 anni, di grande valore storico-botanico, un originale e particolare boschetto di bambù e un bellissimo faggio.
Palazzo Zaccaria Pallavicino, perfetto esempio di impianto neoclassico, di proprietà privata. Presenta la parte centrale e le due ali estreme in aggetto sulla strada, inferiormente rivestivo in bugnatura e al piano nobile in semplice intonaco, dove spiccano le semicolonne ioniche e il massiccio frontone centrale. Inconsueta nella sua forma circolare, il pregevole atrio si affaccia su un imponente cortile porticato, retto da colonne binate doriche in granito, che accede al giardino con funzione di sfondato arboreo. Sul lato destro s'innalza lo scalone d'onore a duplice rampa chiuso in un ambiente con copertura voltata a botte e sottarchi decorati a stucco e le pareti, come l'esterno, hanno rivestimento a bugnatura sormontato da semicolonne.
I giardini di Piazza Roma. Questa piazza si trova in pieno centro storico dove un tempo risiedeva l'imponente basilica di S. Domenico. Il 19 dicembre 1737 Antonio Stradivari venne sepolto nella cappella della Beata Vergine del Rosario all'interno della basilica. Il 21 giugno 1868 iniziò la demolizione della basilica di S. Domenico e venne rinvenuta la pietra tombale. Ora è attualmente visibile una copia in bronzo. L'area dove sorgeva la chiesa è ora occupata dai giardini pubblici, un ampio spazio verde nel quale spiccano alcuni interessanti esemplari di alberi in cui nidificano numerosi uccelli alcuni dei quali, come il codirosso, presenti solo nei più antichi parchi cremonesi. Dal 2002 il parco è stato interessato da lavori di riqualificazione che lo hanno riportato all'aspetto originario di giardino romantico ottocentesco.
Il giardino dei profumi al Museo Civico Ala Ponzone. E’ uno spazio verde, recentemente inaugurato, che è parte integrante dell’intero complesso Museale. E’ dedicato in particolare a non vedenti ed ipovedenti: si basa sulla presenza di alcune essenze profumate, quali il tiglio e il filadelfo (o fior d'arancio), alle quali ne sono state aggiunte altre per fornire ai visitatori una serie di profumi differenti nel corso dell’anno, dando la possibilità alle persone che non possono osservare la natura , di poter apprezzarne la ricchezza grazie al profumo di alcune specie. Il panorama odoroso del “Giardino dei profumi” ha inizio alla fine dell’inverno, con l’aroma fruttato-speziato di Hamamelis mollis (un grande arbusto con foglie decidue, che in autunno diventano gialle, e fiori di colore giallo intenso), continua in primavera con Mahonia aquifolium (piccoli fiori di colore giallo oro all'apice dei fusti, riuniti in pannocchie) e Berberis julianae (Crespino di giuliana, arbusto sempreverde dai fiori gialli) che odorano di miele, e Viburnum farreri (viburno con fiori bianchi e rosa) che profuma di spezie, poi, tra primavera ed estate, con Syringa vulgaris (meglio conosciuta come lillà) dall’odore floreale, d’estate con Calicanthus floridus (Calicanto estivo) dal profumo fruttato e Buddleja davidii (essenza nota anche come albero delle farfalle) che odora di miele, ma non mancano i profumi autunnali, come quello dolce di Ligustrum sinense (Ligustro della Cina, caratterizzato da infiorescenze a pannocchia con piccoli fiori bianchi a forma di imbuto) e il curioso aroma di bubblegum di Osmanthus armatus (arbusto denso e arrotondato con fiori bianco crema). E' presente anche la Genista aethnensis (ginestra) che ha fiori gialli. La scelta delle essenze è stata indirizzata verso specie che non necessitano di particolari cure e adatte alle condizioni del suolo e dell’esposizione dell’area: sono state quindi escluse le piante acidofile, quelle erbacee e quelle inadatte al clima padano. Tutte le specie sono state collocate lungo il percorso interno allo spazio verde: quando avranno raggiunto uno sviluppo sufficiente, costituiranno una gioia per chi ne vorrà provarne i profumi, differenti, ma presenti per gran parte dell’anno.
Ci recheremo infine a Palazzo Trecchi, uno dei più significativi palazzi del Rinascimento cremonese, che per la sua magnificenza ospitò re, imperatori, cardinali, uomini illustri e condottieri tra i quali si ricordano Luigi XII di Francia, Carlo V di Spagna e Garibaldi.
E’ cosa risaputa che durante la Seconda Guerra Mondiale la Wermacht aveva stabilito il proprio quartier generale dentro Palazzo Trecchi. Poche persone invece sanno della presenza sotto l’edificio di un rifugio antiaereo fortificato dal contingente tedesco a partire da un ipogeo preesistente.
Dopo la visita, possibilità di effettuare il pranzo in una Sala del Palazzo.